Tanti colori per vincere l’alimentazione selettiva nei bambini
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Oggi torno con un argomento che interessa molti genitori parlandoti di alimentazione selettiva e, soprattutto, di come aiutare il tuo bambino a superare le difficoltà legate al cibo. Il tema della selettività alimentare nei bambini è davvero importante e circondato da molti falsi miti. Ecco perché ho pensato ad un articolo che ti potesse indicare con chiarezza prima di tutto cos’è e come si manifesta l’alimentazione selettiva, ma anche in che modo il gioco e l’esplorazione possono guidare il tuo bambino per maturare un rapporto più sereno con il cibo.
Più in particolare ti parlerò dell’importanza di giocare con il colore prima ancora di proporre piatti dalle mille sfumature oltre che appetitosi, perché i colori a tavola diventino i tuoi alleati più preziosi e non solo un modo per variare l’alimentazione di tutta la famiglia. Ti ho incuriosito? Allora continua a leggere!
Cos’è l’alimentazione selettiva
«Dottoressa, il mio bambino non mangia! Cosa posso fare?»: già ti sento, preoccupato per possibili carenze nutrizionali che potrebbero mettere a rischio la crescita sana del tuo piccolo. Innanzitutto desidero tranquillizzarti: molte delle manifestazioni che di solito associamo all’alimentazione selettiva altro non sono che comportamenti normalissimi dei bambini. Ma capisco molto bene la frustrazione e la confusione che derivano dal fatto che il tuo bambino, da un giorno a un altro, inizia a manifestare atteggiamenti inusuali nei confronti dell’alimentazione.
Innanzitutto non sono capricci!
Intanto posso dirti cosa non è l’alimentazione selettiva:
- manifestare episodi di lancio del cibo, a volte in modo fantasioso e acrobatico (con cucchiaini impiegati come catapulte e con l’aiuto di cannucce);
- mostrare mancato desiderio di salire o restare seduto sul seggiolone/sulla sedia per tutta la durata di un pasto;
- manifestare emozioni negative attraverso il pianto quando non vengono offerti i cibi preferiti;
- mangiare una piccola quantità di quanto è stato proposto e dimostrare di voler terminare il pasto subito dopo;
- mostrare preferenze più o meno marcate per determinati gruppi alimentari, evitando di assaggiare verdure o altri cibi;
- mangiare con appetito ad alcuni pasti e a mala pena toccare quanto è incluso nel piatto in altre occasioni, anche se si tratta dello stesso alimento;
- adottare un comportamento decisamente diverso al nido/scuola materna/con altre persone rispetto a quello che viene attuato a casa, dimostrando di voler assaggiare tutte le pietanze proposte e di mangiare in quantità adeguata in situazioni diverse;
- ma, soprattutto, la selettività non si manifesta durante lo svezzamento pertanto quando mi dici che il tuo bambino a 9 o a 14 mesi è selettivo non lo è… semplicemente non ha fame in quel momento!
Nel linguaggio comune, molti di questi atteggiamenti che ti ho riportato sono liquidati con la parola capricci e la selettività alimentare non lo è di certo! Puoi invece immaginarla come una grande difficoltà nell’instaurare e mantenere un rapporto sereno con la tavola e l’alimentazione, fino a sfociare in quello che è noto come picky eating.
Selettività alimentare: come si manifesta
La selettività tipica del picky eater è una problematica spesso correlata a problemi meritevoli di assistenza specialistica, come ansia o paura per il cibo e per il momento del pasto. Ulteriori motivi di difficoltà sono un atipico sviluppo sensoriale o motorio. Il bambino che manifesta comportamenti alimentari di alimentazione selettiva tipici del picky eating è seriamente disposto a non toccare cibo pur di avere accesso agli alimenti che considera sicuri. Questi suoi comportamenti di evitamento e restrizione sono coerenti e duraturi, indipendentemente dai pasti, dai giorni, dal luogo e dalla compagnia in cui il piccolo consuma il cibo. Si associano, poi, a sensazioni spiacevoli a tavola con dei veri e propri crolli emotivi.
Alimentazione selettiva: tutte le difficoltà con il cibo
Il bambino selettivo mostra spesso difficoltà sensoriali ben riconoscibili: rifiuta di sporcarsi le mani, evita di toccare superfici bagnate o sporche, non desidera che gli vengano puliti o toccati le manine, il viso, i denti. Se il tuo bimbo vive questo tipo di difficoltà, avrai intuito che necessita di cambiamenti lenti e costanti e di essere sottoposto a sfide alla sua portata per imparare a tollerare e poi ad apprezzare un ambiente sereno e salubre durante i pasti per esplorare nuovi cibi. E questo perché i bambini con alimentazione selettiva spesso mostrano un forte rifiuto verso intere categorie di alimenti, preferendo un numero limitato di opzioni per loro familiari. Questo comportamento può indurre a:
- rifiutare cibi di un determinato colore;
- accogliere solo alimenti con una specifica consistenza;
- escludere interi gruppi alimentari, necessari ad uno sviluppo e una crescita sana.
Di questi aspetti ho parlato nel mio nuovo eBook “Io non mangio tutto – SOS selettività alimentare: dal gioco alla tavola”, un libro digitale ricco di consigli pratici per aiutare il tuo piccolo a superare la diffidenza nei confronti dell’alimentazione. Mia coautrice in questo libro digitale è Ilaria Marracci, arteterapeuta che utilizza i colori e le attività artistiche per supportare i bambini nella loro quotidianità. Io e Ilaria con questo eBook sappiamo di poter aiutare molte famiglie alle prese con il disturbo dell’alimentazione selettiva attraverso il gioco, l’arte e il colore. Ma non ti aspettare “solo” un volume teorico: il mio eBook si veste di mille colori con 14 ricette coloratissime della talentuosa Chiara Cattaneo e 30 menù completi ad opera di Noemi Trastulli, che ti invito a scoprire se già non la conosci.
Trattare l’alimentazione selettiva con il gioco e il colore
Ti lascio di seguito 4 strategie efficaci per aiutare il tuo bambino a superare un periodo di selettività alimentare con un percorso di riscoperta della tavola. L’arteterapia consente di esplorare il cibo in modo inedito e divertente, ma ricorda di non forzare il tuo piccolo a seguire le regole del gioco che stai proponendo, che si tratti di disegnare con le dita, di modellare con la pasta fatta in casa o di meravigliarsi davanti alle mille sfumature di colore che la natura ci mette davanti agli occhi… lascialo libero di esplorare!
Gioca con i colori per mangiare alimenti colorati
Utilizzare strumenti e giochi di varie sfumature ed esporre il tuo piccolo ad attività di manipolazione che prevedano il loro impiego può anche rendere il cibo del colore problematico più interessante e accettabile. Per esempio, se il tuo bambino evita completamente gli alimenti verdi, potresti invogliarlo ad esplorare proprio questo colore con la pittura (eventualmente anche con tempere fatte in casa a base di frutta e verdura), la pasta modellabile, i giochi di travasi, le bacinelle sensoriali, l’utilizzo degli alimenti come stampi per colorare. Queste sono solo alcune delle tante attività che si possono proporre con gradualità e costanza per riavvicinare il piccolo agli alimenti che evita.
Largo alle attività artistiche
Attività come la pittura con tempere adatte all’età del bambino e le paste modellabili possono aiutare i bambini a familiarizzare con i colori e le consistenze in modo divertente. Se il tuo piccolo è ancora nella fase dell’esplorazione orale in cui tende ad esplorare il mondo assaggiando tutto quello che gli passa per le mani, potresti provare a ricreare delle tempere commestibili o del pongo fatto in casa, in questo modo:
- per le tempere edibili, utilizza ingredienti naturali come la barbabietola per il rosso o gli spinaci per il verde;
- per il pongo homemade, utilizza farina e acqua, aggiungendo coloranti naturali.
Punta sull’esplorazione sensoriale
Proponi attività che coinvolgano tutti i sensi e che permettano di toccare, annusare e assaggiare diversi alimenti. Questo può aiutare i bambini a sentirsi più a loro agio con le esperienze sensoriali legate alla riscoperta del cibo.
Dedica del tempo a rendere più colorato il piatto del tuo bambino
I colori con cui il tuo piccolo ha giocato possono essere inclusi gradualmente nel piatto del tuo bambino. Le diverse tonalità che potrai proporre possono rendere il cibo più attraente, stimolando l’appetito e la curiosità: è verosimile che saranno necessarie ripetute esposizioni per far pace con il cibo… per cui non demordere! Ricordati, però, di procedere con costanza e cercando di mantenere un clima tranquillo e rilassato al momento del pasto. E i colori, nel piatto, come ci arrivano? Inseriscili così:
- per un tocco di rosso: pomodori, fragole, peperoni rossi;
- se devi lavorare sul verde: spinaci, broccoli, piselli;
- inserisci del giallo in questo modo: peperoni gialli, mais, ananas;
- non dimenticarti l’arancione: carote, arance, zucca;
- e il viola? Carote, cavolfiore e cavolo cappuccio viola, ma anche melanzana saranno perfetti!
Caro genitore, per oggi ti saluto e ti invito a rileggere i miei altri contenuti riguardo l’alimentazione selettiva che sono a tua disposizione gratuitamente su questo blog. Scopri anche tutte le strategie e le attività che ho pensato per affrontare la fase dell’alimentazione selettiva del tuo bambino con l’eBook “Io non mangio tutto – SOS selettività alimentare: dal gioco alla tavola”. Ricorda: il gioco e l’esplorazione sono strumenti potenti per fare in modo che il tuo piccolo si avvicini al cibo con curiosità e piacere.
Se hai una domanda vuoi condividere la tua esperienza in merito lascia un commento nella sezione dedicata qui sotto, oppure scrivimi a supporto@verdianaramina.com. Sono qui per aiutarti in questo viaggio verso nella sana alimentazione per tutta la famiglia!
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