Come introdurre gli allergeni alimentari in svezzamento?
Sai che l’introduzione di potenziali allergeni alimentari nella dieta del tuo bambino durante la fase dello svezzamento potrebbe ridurre lo sviluppo di allergie in futuro, secondo gli ultimi studi scientifici? Caro genitore, so bene che solo al pensiero di dare un potenziale allergene al tuo bambino stai rabbrividendo, ma oggi sono qui per aiutarti nella loro introduzione. Ovviamente voglio già rassicurarti su una cosa: affronteremo l’inserimento degli allergeni alimentari in modo graduale e secondo le linee guida, quindi non ci sarà nulla da temere.
Continua a leggere questo articolo per saperne di più.
Che cosa sono gli allergeni alimentari?
Le allergie alimentari sono sempre più diffuse tra adulti e bambini e non si possono ignorare. È stato necessario, proprio per questo, individuare una lista di allergeni alimentari per comunicare in modo semplice ed efficace la loro presenza all’interno degli alimenti. In questo modo è stato agevolato il momento della spesa e del pranzo fuori casa per i soggetti allergici.
Qui di seguito ti scrivo la lista degli allergeni più “gettonati”, tratti dal regolamento UE 1169/2011:
- Frutta a guscio
- Arachidi
- Latte vaccino
- Crostacei
- Soia
- Uova
- Pesce
- Grano
Che cosa sono le allergie?
L’allergia alimentare è una reazione del sistema immunitario nei confronti di particolari sostanze, dette allergeni, considerate estranee dall’organismo. Questo non si deve confondere, però, con le intolleranze.
L’intolleranza alimentare, infatti, è una reazione negativa ritardata (fino a 48-72 ore dopo) dovuta alla difficoltà dell’organismo a digerire o a metabolizzare un alimento o un suo componente. Per esempio un alimento comune come il latte può indurre sia allergia che intolleranza. Questo perché, nel primo caso, si tratta di allergia nei confronti delle sue proteine, nel secondo caso di intolleranza nei confronti del lattosio, uno zucchero. Le allergie, a differenza delle intolleranze, possono presentare sintomi più importanti. Fra questi rientrano: il gonfiore delle labbra e della lingua, l’orticaria, il prurito e l’arrossamento della cute. Le allergie alimentari possono causare, nei casi più gravi, anche problemi respiratori, cardiorespiratori, gastrointestinali o addirittura shock anafilattico.
Quali sono le allergie più diffuse fra i bambini?
Rispetto agli anni passati, sempre più bambini iniziano a manifestare delle allergie a degli alimenti specifici, circa uno su tredici. Fra gli allergeni più “gettonati” fra i bambini, infatti, troviamo latte vaccino, uova, frutta a guscio, sesamo, soia, crostacei e grano. Data l’alta incidenza, prima di iniziare ad introdurre possibili allergeni alimentari nella dieta del tuo bambino, è importante comprendere se potrebbe essere a rischio. Proprio per questo è bene valutare due cose: se il bambino ha mai avuto una reazione e se è mai apparso sulla sua pelle un eczema. L’eczema è caratterizzato da pelle secca, placche rosse e inspessimento della cute, che portano il bambino a grattarsi in continuazione per il prurito. L’eczema potrebbe di certo essere un sintomo delle allergie nei bambini. Prima di introdurre potenziali allergeni alimentari nella sua dieta, ti consiglio di farlo visitare da un pediatra, che deciderà quali esami prescrivere e se far visitare il bimbo da un allergologo pediatra.
Come introdurre gli allergeni alimentari in svezzamento?
Una volta verificati i punti precedenti, allora sarai pronto per provare a introdurre gli allergeni alimentari nella sua dieta. Ovviamente non dovrai essere terrorizzato da questo passaggio: inizieremo con una piccola quantità, per minimizzare ogni possibile reazione. Piano piano, poi, valuteremo di aumentare la porzione. Ecco alcuni consigli per partire.
Inizia con poco
Come ti ho appena detto, è importante iniziare con una piccola quantità, proprio per scongiurare grandi reazioni allergiche. Inizia con un ottavo di cucchiaio da the e, se non c’è alcuna reazione, prova ad aumentare la dose gradualmente. Una volta che ti sarai assicurato della neutralità del cibo, offrilo al tuo bambino senza troppo timore.
Introduci gli allergeni alimentari al mattino
Offri gli alimenti contenenti allergeni alimentari al mattino o al pasto del pranzo per monitorare il tuo bambino durante tutto il corso della giornata. Sarebbe bene, inoltre, compiere queste operazioni a casa e con l’attenzione completamente rivolta al bimbo per almeno due ore: prevenire è meglio che curare!
Uno alla volta
È importante introdurre nella dieta del tuo bambino un allergene alla volta. In questo modo, nel caso in cui ci fosse una reazione, individuerai subito “il responsabile”. L’ingestione quotidiana in piccole quantità per qualche giorno sarà sufficiente per capire se quello è uno degli allergeni alimentari che dovrai rimuovere dalla dieta di tuo figlio.
Ti ricordo, però, che non esistono più i crono-inserimenti, pertanto non è necessario che tu faccia attenzione a tutti gli alimenti, ma solo alla lista di quelli potenziali. Inoltre, non serve più aspettare i famosi tre giorni prima di inserire altri alimenti.
In linea generale, solo se il tuo bambino rientra nella categoria alto rischio vale la pena procedere con cautela e con una tabella di inserimento che trovi nel mio ebook “Introduzione dei potenziali alimenti allergizzanti”, che fa parte integrante del mio videocorso svezzamento.
Esposizione regolare agli allergeni alimentari
Gli allergologi consigliano l’inserimento dell’allergene anche due o tre volte alla settimana perché la media frequenza permette una sorta di “prevenzione” allo sviluppo dell’allergia stessa, anche se non è stato ancora confermato completamente dalla comunità scientifica. In contemporanea, però, non preoccuparti troppo di questa frequenza da mantenere: non deve per forza essere identica ogni settimana.
Ti piacerebbe saperne di più sull’introduzione degli allergeni alimentari? Insieme al dott. Luca Pecoraro, specialista in allergologia pediatrica, ne abbiamo parlato in una diretta sul mio profilo Instagram.
Ti piacerebbe poter iniziare lo svezzamento del tuo bambino in tutta serenità, anche sotto il punto di vista degli allergeni alimentari? Scopri il mio videocorso!
Il tuo bambino è intollerante al lattosio o allergico alle proteine del latte e non sai davvero come aiutarlo nell’alimentazione? Ho scritto un ebook che potrebbe davvero aiutarti.
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