Sai scegliere il miglior latte vegetale per bambini?
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Andare al supermercato per me non è una semplice commissione da sbrigare nel più breve tempo possibile: mi piace, davvero! Adoro perdermi tra le corsie, paragonare alimenti simili, scoprire marche diverse, ragionare su come preparare pietanze deliziose per tutta la famiglia. Penso proprio che tutto questo nasca dall’anima di dietista pediatrica che è in me. D’altra parte, le corsie dei supermercati sono sempre più piene e variegate: alternative per tutte le esigenze (e per tutti i gusti) fanno davvero pensare che ci sia una risposta per ogni quesito. Prendiamo la domanda delle domande, per esempio: qual è il miglior latte vegetale per bambini?
Scommetto che almeno una volta ti sei posto anche tu questo interrogativo davanti a quei prodotti disposti fitti, fittissimi sugli scaffali! Caro genitore, oggi ti darò la risposta che hai tanto cercato: esploreremo insieme il vasto mondo delle bevande vegetali! Ma non ti aspettare un articolo didascalico e noioso: quello che voglio fare è spiegarti in modo pratico come fare la scelta migliore per tuo figlio in caso non si possa o non si desideri optare per il latte vaccino. E, alla fine, oltre a svelarti qual è il latte vegetale migliore da proporre ai bambini, ho pensato per te ad una ricetta deliziosa… sei pronto a scoprirla?
Allora cominciamo!
- Ma come si chiama? Latte vegetale o bevanda vegetale?
- Il latte per i piccolissimi
- «Mamma, papà, ho mal di pancia!» e altri motivi per scegliere le bevande vegetali
- Qual è la migliore bevanda vegetale per bambini?
- Quanti tipi di bevande vegetali esistono?
- Sai come sono fatte le bevande vegetali?
- Latte vegetale fatto in casa: è sempre la scelta migliore?
- Hai mai fatto la spesa con una dietista per aggiudicarti il miglior latte vegetale per bambini?
- Il miglior latte vegetale: le tue domande e le mie risposte
- Quegli ingredienti in più…
- Il latte vegetale sostituisce quello vaccino?
- Bevanda vegetale o formula di proseguimento?
- Sicurezza del latte vegetale di soia
- Smoothie unicorno: una ricetta golosissima per i tuoi bambini!
- Bibliografia e sitografia
Ma come si chiama? Latte vegetale o bevanda vegetale?
A base di legumi, frutta secca, semi, cereali e pseudo-cereali, le bevande vegetali ricoprono ormai scaffali e scaffali di deliziose alternative al latte vaccino. Anche se vengono comunemente chiamati “latti”, questa denominazione è impropria. Certo: fa ampiamente parte del linguaggio comune – e anche io in questo articolo mi riferisco a questi prodotti con il termine “latte” –, ma con la sentenza del 14 giugno 2017 la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha puntualizzato che la dicitura “latte” non può accompagnare un alimento di origine vegetale. In fin dei conti, a fronte dell’imponente varietà, il latte vaccino e queste alternative non possiedono caratteristiche nutrizionali sovrapponibili. Anche il processo produttivo è decisamente diverso.
In Italia esistono due deroghe a questa indicazione e riguardano il latte di cocco ed il latte di mandorla. Questi drink possono effettivamente essere chiamati “latti” perché il loro impiego fa parte della nostra tradizione (2010/791/UE). In altre parole: si chiamano “latti” perché si è sempre fatto così!
Chiusa questa parentesi riguardo la normativa in vigore, ti sarà chiaro perché i più puntigliosi rifiuteranno in ogni modo la terminologia “latte vegetale per bambini”!
Il latte per i piccolissimi
L’allattamento al seno fino ai 6 mesi di età è il modo naturale di alimentare il neonato e ne permette una crescita ottimale. Il latte materno, infatti, consente di gettare le fondamenta per la salute del tuo bambino! Laddove non sia possibile, non si desideri allattare oppure sia necessario integrare il latte materno con quello artificiale (la famosa “aggiunta”) è importante scegliere tra le svariate alternative in commercio appositamente formulate per soddisfare i fabbisogni del lattante.
Dai 6 mesi in avanti, però, cambia tutto: il bambino è pronto per iniziare ad affacciarsi al colorato mondo della tavola e si aggiungono gli alimenti complementari. Gradualmente diminuisce il contributo nutrizionale del latte materno e ricostituito, che però continuano ad essere fondamentali per tutto il primo anno di vita [1]. In questo delicato momento che fa da ponte tra i pasti esclusivamente a base di latte e un’alimentazione quanto più variegata possibile è generalmente sconsigliato proporre da bere latte vegetale ai bambini. O, almeno, questo è quello che si sente spesso dire in giro senza nessuna indicazione di contesto.
Le cose stanno davvero così?
Quanto latte vegetale dare ai bambini prima dell’anno?
Partiamo subito con il piede sull’accelleratore: è possibile proporre le bevande vegetali ai bambini sotto l’anno di età! La cosa importante da tenere a mente è che non devono prendere il posto del latte materno e/o del latte artificiale, il cui contributo è insostituibile per i primi 12 mesi di vita. Suggerisco, invece, di introdurre i drink vegetali come se fossero degli ingredienti da includere all’interno di preparazioni come puree, torte senza zucchero e senza dolcificante e delicati pasticci. In questo modo saranno evitati eccessi e nel piatto del bambino, che mangia il cibo familiare, ci sarà sì e no un quantitativo pari ad un bicchiere scarso, senza scalzare i latte.
Le principali motivazioni di questa accortezza sono due [2]:
- Assunto tal quale, il latte vegetale potrebbe con facilità essere bevuto in quantità eccessive e “riempire” il bambino. Così facendo il piccolo non mangerebbe con appetito gli altri cibi previsti nel pasto;
- Potrebbe sostituire il latte materno e/o il latte ricostituito, che devono restare fonti primarie di nutrienti per tutto il primo anno di vita.
Una terza ragione da tenere sempre bene a mente è che la bevanda vegetale – perfino il latte vegetale migliore per bambini che esiste in commercio – può contribuire allo sviluppo di un quadro di anemia, condizione di cui i piccoli in svezzamento sono particolarmente a rischio. Non essendo alimenti completi per l’infanzia, esattamente come non lo è il latte vaccino, quindi, i drink a base vegetale devono essere pensati sempre all’interno di una dieta bilanciata [3].
«Mamma, papà, ho mal di pancia!» e altri motivi per scegliere le bevande vegetali
Lo so: il latte vaccino è un alimento complicato da gestire, soprattutto durante la primissima infanzia. Il suo elevato apporto proteico (circa 3 volte superiore al latte materno), il ridotto contenuto di ferro e di acidi grassi essenziali come gli omega-3 sono i principali svantaggi nutrizionali di questa bevanda, specie per i piccolissimi.
Oltre a tenere a mente questo tipo di valutazioni, ti consiglio di porre sempre attenzione ad eventuali segnali di cattiva digestione o, addirittura, allergia che il tuo bambino ti mostra, tenendo sotto controllo sintomi fastidiosi come mal di stomaco e mal di pancia. I nostri figli, dopotutto, ci fanno capire molto bene quando qualcosa non va e sta a noi il saper affrontare problematiche più o meno comuni. Ho trattato approfonditamente questo tema in un eBook dedicato: ”SOS Latte”! Questo libro digitale è molto di più di un semplice contenuto informativo e appresenta un vero e proprio compagno indispensabile per tutti i genitori che si trovano ad affrontare limitazioni al consumo di latte e derivati.
I motivi per cui tuo figlio non beve latte vaccino, però, possono andare oltre un quadro di malessere. Il piccolo potrebbe non gradire gusto e consistenza, oppure in famiglia avete optato per ridurre il consumo di alimenti di origine animale.
Ogni decisione è valida e legittima… ed è possibile ovviare con svariate bevande vegetali, sicure anche per i piccolissimi [4]. Ma ricorda: le alternative vegetali al latte non sono necessariamente le opzioni migliori!
Qual è la migliore bevanda vegetale per bambini?
Nei paragrafi precedenti ti ho ricordato come prima dell’anno di vita piccole quantità (meno di un bicchiere) di bevanda vegetale rappresentino una porzione che è possibile impiegare in totale sicurezza in cucina. A partire dagli 11-12 mesi sarà poi possibile inserire con maggior disinvoltura (ma sempre senza esagerare) queste bevande, integrandole nel contesto di una dieta bilanciata. Le porzioni da proporre variano con l’età e possono essere un ottimo modo per assicurare al tuo piccolo, tra le altre cose, calcio e vitamine [4].
Però non tutte le alternative presenti in commercio hanno caratteristiche ottimali e, ancor più, non tutte le bevande vegetali possono affiancare o, addirittura, sostituire il latte vaccino. Quest’ultimo, nonostante tutti i suoi limiti, resta un alimento nutrizionalmente molto interessante. Ti spiego perché.
Il latte non è un alimento necessario, però…
Sebbene il latte vaccino non sia un alimento necessario nella dieta dei più piccoli, ad essere necessari sono i nutrienti che contiene. E allora che cosa deve avere un buon latte vegetale per essere una valida alternativa?
Occhio ai nutrienti chiave
A svolgere un ruolo indispensabile nella crescita e sviluppo sano dei bambini intervengono svariati principi nutritivi:
Proteine
Sappiamo bene quanto sia indispensabile assicurare un corretto apporto proteico ad ogni età della vita e la prima infanzia è un periodo particolarmente sensibile rispetto a questo fabbisogno. Perché il tuo bambino cresca sano e forte è cruciale prestare attenzione alle bevande vegetali che ricalcano il profilo proteico del latte vaccino. In commercio, accanto al latte di soia, si trovano sempre più spesso alternative a base di piselli. Se piacciono, ti invito a non escluderle dal carrello della spesa ma se desideri optare per altre tipologie di bevande vegetali (come quelle a base di avena) non farti troppi problemi! Sebbene la qualità proteica sia mediamente minore rispetto a quella del latte, ricorda sempre che è la complessità dell’alimentazione a dover soddisfare i requisiti nutrizionali dei piccoli: le proteine arriveranno anche da altri altrimenti!
Grassi
A differenza di bambini e ragazzi più grandi, per cui si raccomanda di diminuire gli apporti di grassi con la dieta, i bambini al di sotto dei 2 anni hanno un fabbisogno maggiore di grassi da soddisfare con l’alimentazione. Per loro, quindi, non è raccomandabile optare per prodotti a ridotto tenore di lipidi. Anzi: una porzione adeguata di grassi buoni ne sostenta la crescita e permette lo sviluppo ottimale delle funzioni cognitive. Considera bevande vegetali che includano una fonte alimentare di grassi sotto forma di oli sani: questi ingredienti non solo serviranno a bilanciare la composizione nutrizionale, ma saranno indispensabili per garantire un gusto e una consistenza adeguata alla preparazione vegetale.
Calcio
Con il magnesio, il calcio sostiene la struttura delle ossa, l’attività dei muscoli e quella del cervello. Non è possibile quindi non concordare con il fatto che sia un minerale fondamentale per costruire scheletro e denti sani. È molto importante cercare delle alternative al latte che siano addizionate di questo nutriente, di modo da garantirne lo stesso apporto con la dieta. Il calcio incluso nelle bevande vegetali è aggiunto generalmente sotto forma di sale di calcio, in quantità che ricalcano quelle presenti nel latte vaccino (120 mg per 100 mL).
E se non è una bevanda addizionata? Fa niente: un’alimentazione bilanciata potrà apportare tutto il calcio di cui il tuo piccolo ha bisogno!
Vitamina D
È un composto che ha funzioni ormonali e a cui sono associati svariati compiti nell’organismo. Il più studiato è il suo ruolo per costruire ossa forti e sane. Anche se il principale contributo all’apporto di vitamina D per adulti e bambini non proviene dalla dieta ma dall’esposizione solare, non significa che sia saggio trascurare la quota che deriva dalla buona tavola. È sempre bene cercare bevande vegetali che ne siano addizionate!
Come vedi, le caratteristiche di un perfetto latte vegetale per bambini lo rendono una bevanda ottimale per essere bevuta quotidianamente per fornire tanti benefici… e tanto gusto!
Parliamo degli zuccheri aggiunti e della stevia!
Se nel paragrafo precedente abbiamo analizzato quello che un latte vegetale dedicato ai bambini deve avere, passiamo invece a cosa non deve mostrare sull’etichetta nutrizionale! Sono convita che già immagini di cosa sto parlando: è bene che non siano presenti zuccheri e altri composti impiegati per aumentare la dolcezza della bevanda.
Ti ricordo che questa quota di zuccheri aggiunti (e dolcificanti, come la stevia), sebbene non sia da demonizzare all’interno di un’alimentazione varia ed equilibrata, è comunque bene che sia limitata a piccole quantità. Ti invito quindi a scegliere alternative vegetali che non possiedano questi ingredienti! Le Linee guida, infatti, ci invitano a diminuire fino a rendere occasionali i momenti in cui i bambini assumono questi composti. Le ragioni di questa buona abitudine risiedono nell’educare i più piccoli a sapori meno smielati, ma anche per spostare l’equilibrio generale della loro dieta verso alimenti nutrizionalmente più densi, senza cadere nella “trappola” delle calorie vuote.
E il sale?
Cosa ce lo mettono a fare il sale nelle bevande vegetali? Una minima quantità di sale, pur non essendo strettamente necessaria, è importante per arrotondare il gusto del latte. Ti consiglio di controllare i valori nutrizionali delle bevande e di scegliere quelle che ne apportano poco: i nostri bambini dovrebbero stare attenti all’apporto di sodio con la dieta e valutare le tabelle nutrizionali degli alimenti è sempre una buona idea!
Altre considerazioni nutrizionali
Tradizionalmente questi drink sono preparati macinando le diverse materie prime, che restano in sospensione, e filtrandole per rimuovere le particelle più grossolane [5]. Nessuna delle alternative al latte vaccino contiene colesterolo e lattosio, lo zucchero presente nel latte. Queste bevande contribuiscono all’idratazione in quanto costituite per maggior misura di acqua, e possiedono un profilo nutrizionale che apporta mediamente un quantitativo di grassi saturi inferiore. Se addizionate, spesso il calcio aggiunto alle bevande sedimenta sul fondo del brick: ti consiglio di agitare sempre molto bene la confezione per assicurarti questo prezioso nutriente [6]!
Quanti tipi di bevande vegetali esistono?
So che ti stai chiedendo quanti tipi di latte vegetale esistono e so anche che hai in mente un numero e una tipologia di bevande decisamente sottodimensionata rispetto alla reale offerta della grande distribuzione (o che possiamo fare in casa). Le varie tipologie che puoi riconoscere sono:
A BASE DI CEREALI | Avena, riso, mais, farro |
A BASE DI LEGUMI | Soia, arachidi, lupini, piselli |
A BASE DI FRUTTA SECCA | Mandorla, cocco, nocciola, noce, pistacchio |
A BASE DI SEMI | Sesamo, lino, canapa, girasole |
A BASE DI PSEUDO-CEREALI | Quinoa, teff, amaranto |
Molte di queste sono reperibili con facilità nel tuo supermercato di fiducia, mentre altre le puoi scovare in negozi specializzati.
Fatte queste premesse, ti riporto in una tabella i valori nutrizionali di quelle che sono comunemente considerate come le migliori bevande vegetali per bambini: cliccaci sopra e salvala per verificare tu stesso che, se confrontate con il latte vaccino, molte di queste alternative sono esageratamente osannate dalla pubblicità a fronte di minimi (o limitati) vantaggi nutrizionali.
Sai come sono fatte le bevande vegetali?
Molti genitori pensano che le bevande vegetali siano un coacervo di composti dannosi per i propri figli. Io credo che questa valutazione derivi dal fatto che non è noto a tutti come vengono ottenuti i drink: ecco perché in questo paragrafo desidero raccontarti come sono fatti questi latti!
Come immagini, il processo di produzione delle bevande vegetali è un procedimento complesso formato da più step [8].
La materia prima viene mescolata con acqua e macinata in un impasto omogeneo.
Segue l’aggiunta di enzimi che doneranno un gusto inedito rispetto alle bevande vegetali fatte in casa.
L’alfa-amilasi, per esempio, scomporrà i carboidrati complessi in zuccheri semplici in un processo chiamato idrolisi. Questi zuccheri così ottenuti sono i responsabili del sapore mediamente più dolce del drink rispetto alla materia prima di partenza.
Gli enzimi non servono, però, solamente a migliorare il gusto della bevanda: sono anche responsabili del cambiamento della consistenza, che sarà più liscia e cremosa.
E non metterti le mani nei capelli: l’aggiunta di enzimi è un passaggio piuttosto comune nell’industria alimentare. Ti basti pensare al processo che consente di ottenere il latte senza lattosio: in questo caso, l’enzima impiegato è la lattasi e viene aggiunto per scomporre il lattosio nei due zuccheri che lo compongono per evitare fastidi non graditi a chi è intollerante.
A questo punto sono inseriti nella miscela altri ingredienti, per migliorare la consistenza della bevanda, prolungare la sua self-life e quindi la sua conservabilità, e dare un twist in più al gusto.
L’olio vegetale sarà aggiunto in questo momento per aumenterà la cremosità. Il sale esalterà il sapore dolce, calcio e vitamine sono eventualmente impiegati per aggiungere principi nutritivi preziosi. A volte sono inseriti anche cacao in polvere, zucchero o dolcificante, estratto di vaniglia o di caffè o altri aromi naturali.
L’impiego di addensanti e gomme è comune per le bevande di tipo barista: saranno responsabili dell’aumento della capacità del latte di intrappolare e trattenere le bolle d’aria, una volta montato per creare una schiuma densa e golosa. Le versioni barista contengono spesso anche un tampone di pH (spesso è il fosfato di potassio ad assolvere questa funzione). Il suo ruolo è quello di evitare che il latte vegetale “cagli” quando viene aggiunto al tè o al caffè. Ecco il segreto di tanti ottimi cappuccini!
Ora è possibile procedere con le fasi di sterilizzazione per mezzo di trattamenti termici.
Segue l’omogeneizzazione grazie ad un grande macchinario che frulla la miscela ad alta pressione per garantire che le goccioline di grasso siano finemente disperse donando la consistenza cremosa alle bevande. Poi sarà il turno del confezionamento.
Latte vegetale fatto in casa: per i bambini è sempre la scelta migliore?
Non posso non parlare, a questo punto, delle bevande vegetali fatte in casa: è opportuno prediligerle rispetto al latte vegetale acquistato al supermercato? La mia risposta penso proprio che ti lascerà sorpreso!
Le opzioni fatte in casa, infatti, non sono necessariamente migliori o più sane delle alternative acquistate. Questo perché, spesso, dalla produzione di una bevanda vegetale casalinga se ne possono ottenere quantità che non sempre vengono smaltite in tempi consoni. E trattandosi di un prodotto altamente deperibile io ne sconsiglio sempre la conservazione in frigo oltre i 2-3 giorni.
Se, infatti, da una parte possiamo controllare al meglio la presenza di zuccheri e dolcificanti aggiunti, dall’altra il fatto che le ricette vengano riprodotte in ambiente domestico non ne garantisce la sicurezza. Certo: può essere un modo per cucinare con i bambini e per raccontare cosa “si nasconde” dentro un semplice latte di avena o di riso, ma per la dieta di tutti i giorni ti consiglio di ricorrere alle alternative che trovi al supermercato. Come dire: massima resa, minima spesa!
Hai mai fatto la spesa con una dietista per aggiudicarti il miglior latte vegetale per bambini?
E a proposito di spesa… lo sai che ho scritto ben 4 – quattro! – e-Book in grado di aiutarti concretamente al supermercato? Questi contenuti, acquistabili singolarmente o sotto forma di pacchetto, saranno davvero in grado di migliorare la tua alimentazione a partire dall’acquisto dei prodotti! Parlo del “Carrello della salute”, una guida inedita che si compone di consigli pratici unici, per aiutarti ad interpretare le etichette e comprendere il rapporto qualità-prezzo.
Il primo volume è una guida essenziale per la scelta di alimenti che devono rivestire un ruolo chiave in un’alimentazione equilibrata.
Il secondo volume si concentra su quelli che chiamiamo comunemente “secondi piatti”, e include latticini, carne, pesce e uova.
Un intero volume aggiuntivo è dedicato alla selezione di legumi e prodotti del mondo vegetale – ed è qui che potrai trovare un approfondimento niente male sul latte vegetale (da proporre anche ai bambini)!
Il terzo volume è dedicato al reparto dei sughi pronti, della colazione, degli oli e dei grassi in generale e dell’acqua.
Il miglior latte vegetale: le tue domande e le mie risposte
Allora, ricapitoliamo i punti principali che abbiamo affrontato in questo approfondimento:
- i bambini di età inferiore ai 6 mesi devono bere latte materno o ricostituito;
- prima dell’anno possono essere proposte piccole quantità di bevanda vegetale, specialmente se inserite all’interno di preparazioni pensate per i pasti di tutta la famiglia;
- superato il periodo dell’alimentazione complementare è bene assicurarsi un’alternativa vegetale al latte vaccino che non contenga zuccheri aggiunti, ma che sia addizionata di calcio e vitamina D, senza temerne il processo produttivo. Sono queste, infatti, le bevande vegetali migliori per il tuo bambino e possono essere proposte anche tutti i giorni!
Occhio, invece, a non consumare quotidianamente le alternative aromatizzate al cacao, alla vaniglia o le versioni barista. Un motivo, tra tutti: la presenza quasi inesorabile degli zuccheri aggiunti!
So bene che ci sono ancora molti interrogativi da chiarire. Dopotutto, ricevo quotidianamente moltissime domande sui drink vegetali. Quelle più frequenti sono probabilmente le 4 che ti riporto di seguito:
Quegli ingredienti in più…
Come abbiamo visto quando ti ho parlato del processo produttivo, questi ingredienti sono aggiunti alla miscela di base per rendere le proprietà organolettiche e nutrizionali più piacevoli e complete. Non sono da demonizzare, quindi, ma opta per bevande con un basso tenore di sodio e un olio sano!
Il latte vegetale sostituisce quello vaccino?
In questo contesto, parlare di sostituzione è improprio: sono alimenti di due categorie differenti per i quali si riserva lo stesso uso. Mi spiego meglio: come abbiamo visto in questo paragrafo, il latte possiede delle caratteristiche uniche, a cui certe tipologie di drink vegetali possono avvicinarsi (se addizionate di specifici micronutrienti). Ma qualora si scegliessero bevande non addizionate non sarebbe un problema, perché saranno sempre proposte nel contesto di un’alimentazione bilanciata. Il segreto è tutto qui: non è il singolo alimento a fare la differenza, ma la cosa importante è che l’alimentazione sia bilanciata al meglio!
Bevanda vegetale o formula di proseguimento?
Il periodo dello svezzamento è una particolare finestra della vita dei bambini che, a seconda delle esigenze, può protrarsi più o meno a lungo. In linea generale, al compimento del primo anno di vita i piccoli hanno già assaggiato un vastissimo ventaglio di alimenti e il latte, pur contribuendo alla loro crescita, è solo uno di questi cibi. Dopo l’anno, inoltre, non c’è ragione di proporre il latte formulato. Anzi, non solo non c’è ragione: mi sento di scoraggiare l’abitudine a dare il biberon come pasto pre-nanna e così evitare quella che comunemente si chiama “sindrome da biberon”.
Sicurezza del latte vegetale di soia
Avrai sentito dire che la soia è da evitare in caso di predisposizione del tuo bimbo alle malattie della tiroide. Quanto di questo è vero? Non molto!
E questo perché non esiste alcuna “dieta della tiroide” da impiegare preventivamente o come cura di una eventuale patologia. Insomma: la soia del latte vegetale non interferisce con il funzionamento di questa importantissima ghiandola endocrina [9].
Bene: ma come inserire questo latte vegetale per bambini nella loro alimentazione? Inizia dalla colazione o dagli spuntini, che domande!
Smoothie unicorno: una ricetta golosissima per i tuoi bambini!
So che sei in cerca di ispirazione… ecco perché ti lascio l’infallibile smoothie unicorno! Clicca sull’anteprima dell’immagine e scarica il file per avere questa bellissima ricetta sempre a portata di mano! Già te lo dico: il bello di questa preparazione sta nella sua presentazione, quindi munisciti di pennarello nero e di una cannuccia… scoprirai presto perché!
Adesso sai davvero tutto sul latte vegetale per bambini, caro genitore.
Ti lascio un’ultima considerazione a cui forse non hai pensato, prima di salutarci: nessun tipo di bevanda (vegetale o animale) è indispensabile nella dieta dopo lo svezzamento. Per questa ragione dovrebbe essere proposta in piccole porzioni e solo se gradita!
Bibliografia e sitografia
[1] Gartner LM, Morton J, Lawrence RA, Naylor AJ, O’Hare D, Schanler RJ, Eidelman AI; American Academy of Pediatrics Section on Breastfeeding. Breastfeeding and the use of human milk. Pediatrics. 2005 Feb;115(2):496-506. doi: 10.1542/peds.2004-2491. PMID: 15687461.
[2] European Commission, Karolinska Institutet, Istituto per l’Infanzia IRCCS Burlo Garofolo, Unità per la Ricerca sui Servizi Sanitari e la Salute Internazionale. Alimentazione per lattanti e per bambini fino a tre anni: raccomandazioni standard per l’Unione Europea. Consultato il 18 gennaio 2024 via https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_1618_allegato.pdf.
[3] Leung AK, Sauve RS. Whole cow’s milk in infancy. Paediatr Child Health. 2003 Sep;8(7):419-21. doi: 10.1093/pch/8.7.419. PMID: 20019947; PMCID: PMC2791650.
[4] Allen, R., & Myers, A. (2006). Nutrition in Toddlers. Am Fam Physician, 1527–1532. Retrieved from https://www.aafp.org/pubs/afp/issues/2006/1101/p1527.html#:~:text=A%20toddler’s%20diet%20should%20include,other%20dairy%20products%20per%20day.&text=Fat%20and%20cholesterol%20should%20not,children%20younger%20than%20two%20years.
[5] Sethi S, Tyagi SK, Anurag RK. Plant-based milk alternatives an emerging segment of functional beverages: a review. J Food Sci Technol. 2016 Sep;53(9):3408-3423. doi: 10.1007/s13197-016-2328-3. Epub 2016 Sep 2. PMID: 27777447; PMCID: PMC5069255.
[6] Craig WJ, Messina V, Rowland I, Frankowska A, Bradbury J, Smetana S, Medici E. Plant-Based Dairy Alternatives Contribute to a Healthy and Sustainable Diet. Nutrients. 2023 Jul 30;15(15):3393. doi: 10.3390/nu15153393. PMID: 37571331; PMCID: PMC10421454.
[7] Commissione Allergie Alimentari SIAIP. Rivista di Immunologia e Allergologia Pediatrica. 2018 (2-14). Alternative al latte vaccino: aspetti nutrizionali delle formule speciali, dei latti di altre specie animali e delle bevande vegetali. Consultato il 26 gennaio 2024 via https://old.riaponline.it/wp-content/uploads/2018/10/02_Calvani-1.pdf.
[8] Inés Oort Alonso. Food Unfolded. Oat Milk | How It’s Made https://www.foodunfolded.com/article/oat-milk-how-its-made
[9] Angela M. Leung, Gonzalo J. Acosta. ‘Thyroid Diet’: What’s the Evidence? Medscape. December 31, 2020. Consultato il 16 gennaio 2024 via https://www.medscape.com/viewarticle/943151?form=fpf.
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