Dolcificante o zucchero? Il dolce senza pensieri esiste?
Condividi:

Dolcificante o zucchero? Il dolce senza pensieri esiste?

Stai utilizzando il dolcificante al posto dello zucchero perché pensi che sia meno dannoso per la salute? Sei convinto anche del fatto che non faccia ingrassare, vero? Ora smonterò questa tua credenza: il dolcificante, se utilizzato senza criterio, potrebbe addirittura diventare più dannoso dello zucchero “classico”, che tutti noi conosciamo. 

Per trattare questo argomento, ho deciso di “chiamare in causa” anche Mila Bonomi, divulgatrice scientifica che parla di nutrizione corretta, sfatando molti falsi miti. 

Continua a leggere per scoprire di più sul dolcificante e sul suo corretto utilizzo a tavola. 

Perché ci piacciono tanto i gusti dolci?

Da sempre abbiamo una predilizione verso il gusto dolce, che proviene da duplice natura. La prima è fisiologica: il nostro corpo sa, sin dal primo anno di vita, che i cibi dolci, essendo ricchi di zuccheri, sono pieni di energia “pronta”, quindi disponibile sin da subito. Gli studi effettuati sull’evoluzione dimostrano che lo zucchero della frutta (e dei latticini), ma anche del miele, erano l’unica “nota dolce” a nostra disposizione fino a non molto tempo fa. Questi portavano con sé calorie indispensabili in un tempo in cui la penuria era la normalità. La seconda natura, invece, è determinata dal fatto che siamo letteralmente immersi in un ambiente dove lo zucchero pullula. Quando andiamo al supermercato, infatti, fra gli scaffali troviamo tantissimi cibi pronti e merendine di tutti i tipi, che scatenano la nostra fame, che sono ricchi di zuccheri, ma non ci saziano. 

Non ci sono più gli alimenti di una volta

Per appagare i gusti del consumatore e per soddisfare le esigenze di un’industria che tiene conto della sicurezza alimentare, sono stati immessi nel mercato alimenti lontani da quelli che avevamo trovato nei negozi di alimentari fino a poco tempo prima. Il gusto dolce della frutta, in moltissime famiglie, è stato rimpiazzato con quello delle merendine, snack e succhi. Dico questo per parlarti di un concetto fondamentale, ovvero quello della differenza fra alimento contenente naturalmente zucchero e uno a cui è stato aggiunto in un secondo momento. La frutta, per esempio, fa parte della prima categoria, mentre le merendine, i succhi e gli snack fanno parte della seconda. 

Lo zucchero aggiunto e il dolcificante sono nocivi per la salute?

Non è un mistero che il consumo di zuccheri liberi da parte dei nostri ragazzi, anche sotto forma di bevande iperzuccherate, sia correlato ad un incremento dei tassi di sovrappeso e obesità. Inoltre, è legato anche all’aumento del rischio di carie e di predisposizione per vari disturbi endocrino-metabolici. Anche per venire incontro ad un consumatore, che definiremo “più attento”, e fornire ingredienti ben performanti a costi contenuti, l’industria alimentare impiega molecole acaloriche note con il nome di dolcificanti.

Il dolcificante viene in aiuto nel caso di dieta ipocalorica come sostituto del saccarosio, ma anche per agevolare coloro che sono affetti da alterazioni della regolazione glicemica. In questo gruppo troviamo anche il diabete, in tutte le sue sfaccettature. 

Il dolcificante è sicuro?

Tuttavia, nel mondo scientifico non c’è un consenso unanime in merito al fatto che i dolcificanti siano “migliori” rispetto allo zucchero “classico”, nutrizionalmente parlando.

Sappiamo, però, che il dolcificante non è cariogeno e può essere utilizzato per scopi diversi dal controllo del peso. Per esempio, può contribuire a mantenere caratteristiche reologiche ideali negli alimenti e l’umidità desiderata di vari prodotti da forno.

I dolcificanti sono un gruppo eterogeneo di additivi alimentari autorizzati dall’UE e che vengono rivalutati in continuazione per la loro sicurezza. La metodica di analisi continuativa fornita dell’Unione Europea ci permette di rivedere periodicamente il livello massimo di dolcificante che non possiede effetti tossici dimostrabili. Nel caso dei polioli, però, esiste un valore massimo per non eccedere e, quindi, non sbagliare. 

Quando è utile il dolcificante?

Paradossalmente, il mondo dei dolcificanti resta piuttosto oscuro, soprattutto per i loro effetti a lungo termine. Non sappiamo con certezza, infatti, se facciano o meno aumentare di peso, ma sono correlati (almeno temporalmente) “all’epidemia” di sovrappeso e obesità attuale di noi adulti e dei nostri bambini.

Fra gli aspetti negativi del loro utilizzo possiamo elencare i seguenti: 

  • Ingannano i recettori del gusto situati sia nella bocca che nel canale digerente: il dolcificante, mimando le molecole di zucchero, attiva le vie metaboliche, scatenando un senso di fame incredibile, soprattutto se ingeriti a stomaco vuoto.
  • Contribuiscono al perpetuarsi di un’eventuale assuefazione al gusto dolce.

L’aspetto positivo riguarda la riduzione dell’apporto energetico, che permette di “risparmiare” zucchero. Proprio per questo motivo sono adatti ai regimi ipocalorici, qualora fosse necessario, e per quelle persone che soffrono di alterazioni della regolazione glicemica. Ma se mi segui nel mio profilo Instagram sai che anche nei percorsi legati all’eventuale perdita di peso non è necessario utilizzare il dolcificante. Io stessa ne sconsiglio l’utilizzo per la falsa sicurezza che trasmettono.

Dolcificante e bambini

Abbiamo appena visto insieme che possono alimentare un’assuefazione da zucchero. I nostri bambini sono già immersi in contesti (scolastico, sportivo…) in cui i compagni di classe o di allenamento mangiano merendine iperzuccherate. Diciamocelo: non è sensato proporli a loro. Questo perché dovrebbero abituarsi a gusti meno dolci per non abusarne, poi, in futuro. Ai bambini va insegnato fin da piccoli che non esistono cibi buoni o cattivi,: utilizzare un dolcificante perchè lo zucchero “non è sano” è sbagliato. Quello che va fatto è lavorare sulla frequenza di assunzione degli zuccheri aggiunti. Questo si può fare roponendo merende bilanciate, limitando succhi e bevande zuccherate a rare occasioni e inserendo il dolce con frequenza settimanale anziché giornaliera.

Ti piacerebbe imparare ad alimentare i tuoi bambini in maniera più consapevole?

Ti aspetto al mio video corso “Bimbi a Tavola” dedicato ai genitori di bambini da 1-10 anni

Scopri di più

Se invece sei un adulto e vuoi rivedere la tua alimentazione in funzione di una perdita di peso o per modificare le tue abitudini, ti ricordo che è possibile contattarmi per pianificare al meglio la soluzione su misura per te!

Compila il modulo di contatto!

Post in collaborazione con:

Mila Bonomi – Divulgatrice scientifica

Instancabile curiosa, credo nelle scelte consapevoli. Coniugo ironia e pop-culture references per spiegare la nutrizione, mio appassionato campo di studio. Mi dedico alla divulgazione per lavoro e passione: analizzo dati, revisiono studi e traduco dal medichese quello che penso possa servire per rendere la realtà più complessa delle mistiche semplificazioni cui la sottoponiamo.  Scrivo di buon cibo e cibo buono, stile di vita sano e sostenibile, e lo faccio con tante, troppe parentesi. Ma anche con un po’ di sale in zucca.

Instagram: @cumgranosalis_foodandnutrition