Oggi il menù prevede… funghi: bambini, a tavola!


Oggi il menù prevede… funghi: bambini, a tavola!
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Oggi il menù prevede… funghi: bambini, a tavola!

Tempo di lettura: 9 minuti

I funghi sono un alimento gustoso e ricco di nutrienti, ma il loro consumo da parte dei bambini può sollevare diverse perplessità. Infatti, a voler chiedere agli esperti di alimentazione pediatrica, c’è chi suggerisce di aspettare i 18 mesi, chi impone un’astensione fino ai 3 anni e chi, invece, li sconsiglia fino ai 12 anni suonati… insomma: una gran confusione! Cosa fare, allora, con questi funghi: bambini più o meno grandi possono mangiarli?

Se questa è anche la tua curiosità e stai cercando una risposta alla domanda delle domande – che sarebbe: «Funghi e bambini: cosa fare?» – sei nel posto giusto! Parleremo di Linee guida, di come le indicazioni si siano modificate nel tempo, dei rischi legati al consumo di funghi e di quando è sicuro introdurli nella dieta dei più piccoli.

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Il punto sui funghi: bambini all’assaggio o meglio evitare?

Partiamo da un punto fondamentale: le Linee guida sull’alimentazione pediatrica non vietano i funghi ai bambini. E ti dirò che, proprio perché non sono dei sorvegliati speciali, nella letteratura scientifica è davvero complicato ritrovare dei riferimenti espliciti a questi alimenti… la mia interpretazione di questo silenzio è che, semplicemente, i funghi vengono trattati dalla comunità di studiosi come un cibo qualsiasi. Ecco perché, non essendo richiesta una particolare attenzione, non è necessario superare un’età specifica per poterli assaggiare!

Potremmo anzi dire che le fonti ufficiali [1-5] possiedono l’atteggiamento opposto a quello che molto spesso, ancora oggi, si sente in giro: ne incentivano indirettamente il consumo! Infatti, come è noto, è essenziale che la dieta di tutta la famiglia sia quanto più possibile varia ed equilibrata fin dallo svezzamento e che, quindi, includa da subito porzioni adeguate di frutta e verdura. E i funghi, pur non essendo degli ortaggi, sono utilizzati in cucina proprio come una verdura – e, aggiungo, ne ricalcano molte delle caratteristiche nutrizionali.

Quindi tanto rumore per nulla? I bambini possono mangiare tutti i funghi? Beh: bisogna fare certamente attenzione ad alcuni aspetti…

Quali sono i rischi per i più piccoli

Ci sono alcune questioni da valutare prima di proporre dei funghi al tuo bambino:

  • assicurati che siano freschi e provenienti da fonti sicure;
  • servili sempre ben cotti, soprattutto in occasione dei primi assaggi. Nonostante alcune indicazioni [4] invitino a proporre questi alimenti anche crudi (dopo l’anno di età), probabilmente ti senti più sicuro adottando un atteggiamento maggiormente cautelativo. E come darti torto?
  • evita i funghi selvatici raccolti autonomamente o da parte di un parente particolarmente volenteroso senza le dovute competenze, ed evita di mangiarli in circuiti non accreditati come quelli che spesso rappresentano il motore di molte sagre e fiere di paese. Perché? Perché molti funghi non edibili possono essere confusi con funghi spontanei!

La questione, come vedi, è piuttosto semplice. Eppure sulla questione funghi e bambini c’è ancora parecchia della confusione, soprattutto on line. E non escludo che parte di questo bailamme sia scaturito proprio dal nostro stesso Ministero della Salute che ha pubblicato tra le sue pagine on line un opuscolo informativo [6] che riporta chiaramente di non somministrare funghi ai più piccoli, avallando, in qualche modo, le indicazioni che tendevamo, noi nutrizionisti pediatrici, a suggerire un tempo.

Adesso, invece, la posizione si è – come dire – ammorbidita.

Ma, tra chi continua a proibire i funghi in modo categorico e chi, invece, non impone alcuna cautela, ci sono infinite sfumature.

Facciamo una doverosa distinzione tra funghi coltivati e funghi spontanei

La mia posizione è la seguente: non è mai cosa saggia proporre funghi ai bambini che non provengano dal circuito della grande distribuzione o che, comunque, non rechino una certificazione riguardo l’origine del prodotto. Ovviamente, il mio pensiero non è originale, ma si rifà alle indicazioni che derivano dall’aggiornamento continuo sulla materia. Il Dossier scientifico dell’ultima edizione delle Linee guida per una sana alimentazione ci ricorda, infatti, che un fungo coltivato è decisamente più sicuro di un fungo spontaneo [7].

I funghi sono, poi, una categoria di alimenti davvero particolare perché si comportano come spugne assorbendo contaminanti ambientali eventualmente presenti nella sede di crescita, lavorazione e conservazione. Ricorrere a funghi spontanei, specialmente se essiccati, quindi privi della loro acqua di vegetazione (e che quindi tutti i loro composti e quelli con cui entrano in contatto), potrebbe essere un rischio per la salute per l’esposizione a certi contaminanti [8].

Perché i funghi sono alimenti pericolosi

Ma il rischio principale legato ai funghi è rappresentato dalle micotossine, sostanze tossiche prodotte da varietà non edibili e da alcune muffe presenti nei funghi mal conservati e contaminati. Tuttavia, se li acquisti da fonti affidabili e li prepari in modo sicuro, il consumo occasionale di funghi non dovrebbe rappresentare un pericolo per la salute del tuo bambino.

Nonostante ciò, è importante ricordare che i funghi non sono un alimento essenziale nella dieta, quindi se piacciono possono essere introdotti come parte della condivisione familiare dei pasti, altrimenti… nessuno si offende – tranne forse il famoso parente fungaiolo di cui abbiamo parlato poche righe sopra!

In virtù di queste ragioni suggerisco per il tuo bimbo:

  • un deciso no ai funghi raccolti, specialmente da non esperti;
  • di impiegare i funghi non tanto come contorno, alla stregua di altre verdure, ma come insaporitori e condimenti [7] che, con il loro contributo, possono aiutare a maturare il gusto dei bambini. Un bel risotto ai funghi è perfetto per un primo assaggio!
  • di proporre i funghi coltivati presenti nella grande distribuzione secondo raccomandazioni di buon senso. È risaputo, infatti, che causino difficoltà digestive in persone predisposte, per la presenza di chitina, una sostanza che rende le loro pareti cellulari difficili da gestire, e di mannitolo e trealosio, zuccheri che possono avere effetti lassativi, a maggior ragione per i bambini molto piccoli con intestino ancora immaturo;
  • che, per la loro consistenza scivolosa, possono essere complicati da mangiare. A questo aggiungo che alcune varietà possiedono gambi di forma cilindrica che non devono mai essere tagliati semplicemente a rondelle, ma anche in quarti o ottavi nel senso della lunghezza, per ridurre l’opportunità di andare incontro ad eventi di soffocamento legati al cibo.

Allora quando dare i funghi ai bambini e quali varietà sono più sicure?

Puoi introdurre i funghi nella dieta dei bambini a partire dai 6 mesi di età, ma con alcune accortezze da tenere bene in mente. È importante che siano funghi in buono stato di conservazione e che siano delle varietà coltivate. Proponili sempre ben cotti e tagliati in pezzi molto piccoli per ridurre il rischio di soffocamento legato alla preparazione inopportuna degli alimenti, almeno fino all’età scolare. In generale, le quantità devono essere ridotte, soprattutto durante lo svezzamento, periodo in cui il piccolo esplora il cibo e ancora beve latte (materno o formulato), che resta l’alimento principale della sua dieta per tutto il primo anno di vita.

Le varietà di funghi più comuni, come gli Champignon, i Portobello, i Geloni, i Pioppini e gli Shiitake, sono generalmente adatte ai bambini, se consumate cotte.

Ribadisco che il mio consiglio è evitare di dare ai bambini funghi crudi o selvatici – no: nemmeno i Porcini – di cui non possiamo essere completamente certi riguardo la sicurezza. Ma comunque non dimenticare: quando introduci nuovi alimenti, procedi con gradualità e monitora eventuali reazioni allergiche. Pur non essendo dei comuni allergeni, infatti, è possibile che i funghi scatenino una reazione atopica se il tuo bambino è predisposto.

Quanti mangiarne?

Già ti ho accennato al fatto che i funghi dovrebbero essere proposti al tuo bambino in piccole quantità. Un’idea di porzione indicativa massima per un piccolo che ha terminato con successo lo svezzamento è quella di un paio di cucchiai per pasto. Prova a includerli nel piatto del tuo bimbo seguendo i principi del Piatto sano, magari in associazione ad altri vegetali per raggiungere la quota di verdura ottimale.

Insomma, la cosa importante da tenere a mente è una riguardo i funghi: bambini e adulti, se li apprezzano, possono tranquillamente includerli nella propria alimentazione in piccole quantità a tutte le età, dai 6 mesi di vita in poi.

So di averti dato molto su cui riflettere con questo approfondimento. Ma so anche di aver tralasciato molte informazioni su come preparare un pasto per tutta la famiglia, includendo frutta e verdura – e funghi! – sin dal periodo dell’alimentazione complementare. Ecco perché ti rimando ai miei videocorsi “Svezzamento – alimentazione complementare” e “Tagli in sicurezza”!

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Bibliografia e sitografia

[1] Dietary Guidelines Advisory Committee. 2020. Scientific Report of the 2020 Dietary Guidelines Advisory Committee: Advisory Report to the Secretary of Agriculture and the Secretary of Health and Human Services. U.S. Department of Agriculture, Agricultural Research Service, Washington, DC. Part D. Chapter 7: USDA Food Patterns for Children Younger than Age 24 Months. Consultato il 18 settembre 2024 via https://www.dietaryguidelines.gov/sites/default/files/2020-07/PartD_Ch7_PatternsB24_first-print.pdf.

[2] Critch JN; Canadian Paediatric Society; Nutrition and Gastroenterology Committee. Nutrition for healthy term infants, six to 24 months: An overview. Paediatr Child Health. 2014 Dec;19(10):547-52. PMID: 25587235; PMCID: PMC4276390.

[3] Australian Government. Department of Health and Ageing. Get Up and Grow – Healthy eating and physical activity for early childhood. Cooking for children. Consultato il 18 settembre 2024 via https://www.health.gov.au/sites/default/files/documents/2020/10/cooking-for-children-book-get-up-and-grow-cooking-for-children-book.pdf.

[4] Centre Aquitain de Rééducation alimentaire, Ireps Nouvelle Aquitain. Guide nutrition et petite enfance. Novembre 2021. Consultato il 18 settembre 2024 via https://irepsna.org/wp-content/uploads/2022/01/Guide-nutrition-et-petite-enfance.pdf.

[5] NHS. Tameside and Glossop Integrated Care. Children’s. Five day meal planner. Consultato il 18 settembre 2024 via https://www.tameside.gov.uk/TamesideMBC/media/PublicHealth/5-Day-Lunch-Planner-Issue-3.pdf.

[6] Assisi, F. I funghi: guida alla prevenzione delle intossicazioni. Più informazione, maggior sicurezza. Supplemento al numero de LA NUOVA FARMACIA n. 4 – 2020. Consultato il 18 settembre 2024 via https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_149_allegato.pdf.

[7] Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione. Linee guida per una sana alimentazione. Dossier scientifico. Edizione 2018. Consultato il 18 settembre 2024 via https://www.crea.gov.it/web/alimenti-e-nutrizione/-/dossier-scientifico-linee-guida-per-una-sana-alimentazione-2018.

[8] European Food Safety Authority, 2009.  Potential risks for public health due to the presence of nicotine in wild mushrooms. EFSA Journal  2009; 7(5):RN-286, 47 pp. doi:10.2903/j.efsa.2009.286r.

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