Stitichezza nei bambini: cause, sintomi e soluzioni
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Oggi sfato un altro mito: non occorre che tuo figlio faccia la cacca tutti i giorni per stare bene. Ecco: l’ho detto, e l’ho detto così… senza giri di parole! Di solito i bambini vanno in bagno seguendo il loro personalissimo ritmo e questo vuol dire che possono anche saltare un giorno (o due, o più) e stare benissimo! Quando, però, questo non avviene con regolarità e, soprattutto, è accompagnato da dolori, fastidi, sensazione di mancato svuotamento e altri sintomi poco simpatici, si parla di costipazione. E la stitichezza nei bambini è un problema molto frequente, soprattutto a partire dallo svezzamento.
Comprendere le cause, riconoscere i sintomi e sapere come affrontare la stitichezza dei bambini può fare una grande differenza per il benessere del tuo piccolo. Tra l’altro, in caso di stipsi ci si trova spesso a fare i conti con una problematica che, se non trattata adeguatamente, tende a ripresentarsi.
In questo articolo esploreremo in dettaglio in cosa consiste la stitichezza dei bambini, quali sono i segnali da osservare e come gestire al meglio questa situazione. Prendi i miei spunti come una sorta di bignami della cacca – lo so: detto così non sembra esattamente un argomento entusiasmante, ma credimi se ti dico che è essenziale conoscere per prevenire… e per curare!
Tutti gli argomenti che ti riporto in questo approfondimento sono stati estesamente trattati nel mio “S.O.S. Cacca”, l’eBook che ti spiega tutto quello che c’è da sapere sulla stitichezza del lattante e del bambino. In questo contenuto ti rivelo tanti spunti e soluzioni per trattare e correggere la stitichezza funzionale del tuo piccolo.
La stitichezza nei bambini e le sue cause
La stipsi è un’eventualità molto frequente nei bambini ed è dovuta per lo più a problemi di tipo funzionale. Infatti, questo tipo di costipazione, anziché essere secondaria a disturbi intestinali o ad altre ragioni come l’uso di farmaci, è di solito secondaria a cattive abitudini (alimentari e non), ad atteggiamenti ritentivi messi in atto dal tuo bimbo, ma anche a un allenamento al vasino non efficace.
Per fare diagnosi di stipsi, il pediatra dovrà valutare la presenza di dolori addominali, irritabilità, feci dure, caprine o voluminose, sforzo, riduzione dell’appetito, episodi di incontinenza, formazione di ragadi e presenza di sangue nelle feci. La buona notizia è che, spesso, non sono necessarie analisi lunghe e invasive per riscontrare la presenza di stitichezza funzionale nei bambini. Ma è anche vero che la costipazione resta certamente un problema molto sentito.
In alcuni casi si può addirittura creare un vero e proprio circolo vizioso, per cui il rallentamento del transito e le feci di consistenza aumentata portano a una defecazione dolorosa e, quindi, ad adottare atteggiamenti ritentivi perché tuo figlio ha paura di fare la cacca. Le feci che restano nell’intestino, così, diventano ancora più dure e questo significa un maggior dolore e difficoltà a evacuare, e così via.
Ed è poi vero che la stipsi tende a cronicizzare, divenendo difficile da risolvere senza l’aiuto di uno specialista, che prima di tutto dovrà approfondire le cause della stitichezza funzionale del bambino. Te le ricapitolo di seguito per darti un’idea della complessità del discorso.
Fasi di crescita
Il tuo bambino potrebbe avere difficoltà nel fare la cacca in occasione di specifiche fasi di crescita. In questo caso, una volta escluse problematiche di altro tipo, non resta che supportarlo perché possa trovare il suo equilibrio intestinale, accompagnandolo con sollecitudine ma discrezione. Le routine, in questo, sono fondamentali e, se assenti o poco definite, potrebbero contribuire al quadro di costipazione.
Allenamento al vasino
Un momento fondamentale per stabilire un buon rapporto con il momento della cacca è quello in cui si consolida una buona abitudine all’uso del vasino e, poi, della toilette. Questa fase di consapevolezza prende il nome di potty training o toilet training. Il toilet training è un momento fondamentale per l’autonomia dei bambini e deve seguire i loro ritmi di responsività e apprendimento. Insomma, non è mai una buona idea forzare il tuo piccolo a mettere in pratica routine non adatte alle sue esigenze. Se non è ancora pronto a usare il vasino, infatti, meglio attendere qualche settimana in più perché possa vivere serenamente la fase dello spannolinamento.
Dieta e movimento
Le abitudini alimentari, poi, giocano un ruolo indispensabile per il benessere intestinale. Anche per questo motivo è essenziale proporre pasti nutrizionalmente adeguati e curare l’idratazione: entrambi questi aspetti potrebbero dover essere analizzati con una dietista pediatrica – come me! – che saprà dare indicazioni anche relativamente allo stile di vita ottimale per prevenire e trattare la stitichezza dei bambini. Infine, l’impiego di supplementi e integratori è, in determinate circostanze, cruciale per la salute dei più piccoli. Valutare la corretta posologia di questi ausili, assunti sempre sotto supervisione medica, potrebbe essere l’accortezza in più per risolvere problemi intestinali.
I rimedi per la stitichezza nei bambini
Sono molte le soluzioni che potresti adottare per aiutare il tuo bambino a fare la cacca. Alcune dipendono dall’età di insorgenza del disturbo della stipsi, mentre altre possono essere attuate in ogni momento. Se si esclude la stipsi che compare durante i primi 6 mesi (molto rara e dovuta per lo più a cause organiche), la stitichezza del bambino compare a partire dallo svezzamento, momento in cui si verifica un cambiamento enorme nella sua alimentazione. In questa delicatissima fase, infatti, il piccolo deve fare i conti con una dieta più ricca di scorie rispetto all’alimentazione esclusivamente a base di latte.
Ma, esattamente come può essere un elemento favorente la stipsi, l’alimentazione è anche la chiave per risolverla. In caso di costipazione, fai così:
- via libera al giusto quantitativo di fibre. Le fibre sono fondamentali per la gestione della stitichezza, eppure è altrettanto importante ricordare una cosa a cui spesso non si pensa: se il tuo bambino non è abituato a consumare molte fibre o, in generale, le assume con la dieta ma deve aumentare la quantità, è essenziale che lo faccia in modo graduale e senza esagerare. E questo perché se i piccoli passano molto velocemente da un’alimentazione a basso contenuto di fibre (come quella precedente allo svezzamento) a una dieta che ne è molto ricca, potrebbero sperimentare fastidi, gas e gonfiore che porterebbero solo a una situazione di disagio, senza risolvere il problema;
- acqua a volontà: con l’aumento delle fibre con la dieta, l’acqua non deve mancare, sia durante i pasti che nell’arco dell’intera giornata. Prova a lasciare a disposizione una bottiglietta o un piccolo bicchiere aperto (o con cannuccia, se il tuo piccolo lo preferisce) da cui il tuo bimbo può bere in autonomia;
- fermenti lattici e probiotici. Si pensa che i bambini che soffrono di costipazioni ricorrenti abbiano un’alterazione della flora intestinale e, quindi, l’assunzione di probiotici/prebiotici potrebbe aiutare a gestire più facilmente gli episodi. Dopotutto, i probiotici sono batteri sani che vivono nell’intestino e che possono contribuire a migliorare la salute del tratto gastrointestinale svolgendo un ruolo decisivo nella prevenzione della costipazione. Possono anche essere assunti con l’alimentazione e il modo più buono è farlo con lo yogurt! I suoi fermenti lattici, infatti, sono batteri amici della salute che aiutano a regolarizzare il transito intestinale di grandi e piccini! Perché privarsene, quindi?
- l’importanza del condimento: oltre alla loro funzione nutritiva, i grassi hanno il compito di ammorbidire le feci, quindi è molto importante che l’alimentazione proposta al tuo bambino ne contenga la giusta quantità. Olio extravergine di oliva, frutta secca (anche in crema 100%), semi oleosi, avocado, olive… sono tutte ottime fonti di grassi da tenere in considerazione a ogni pasto!
La mia ricetta per combattere la stipsi
Ecco una ricetta facile e gustosa che può aiutare a prevenire o alleviare la stitichezza nel tuo bambino: il pudding ai semi di chia e frutta fresca!
Ingredienti
- 1 tazza di latte, vaccino o vegetale (anche in svezzamento puoi optare per bevande vegetali, di mandorla, di cocco, ecc.)
- 1/2 tazza di frutta fresca a scelta (es. fragole, mirtilli, mango)
- 1/4 tazza di yogurt vaccino o vegetale (opzionale)
- 1/4 tazza di semi di chia
- 1 cucchiaino di estratto di vaniglia (opzionale)
- 1 cucchiaio di miele o sciroppo d’acero (opzionale, se in svezzamento omettili)
Procedimento
In una ciotola, mescola i semi di chia con il latte, il miele (se utilizzato) e l’estratto di vaniglia. Assicurati che i semi di chia siano ben distribuiti nel liquido. A questo punto, copri la ciotola e lascia riposare in frigorifero per almeno 2 ore, preferibilmente tutta la notte. Durante questo tempo, i semi di chia assorbiranno il liquido e il composto diventerà gelatinoso.
Una volta che il pudding ha raggiunto la consistenza desiderata, mescola il tutto.
Versa il pudding in coppette individuali e aggiungi, se preferisci, uno strato di yogurt sopra il composto… ma non dimenticare la frutta fresca tagliata a pezzi o frullata! Puoi anche mescolare parte della frutta nel pudding prima di servire.
Che dire: penso proprio di averti dato tanti spunti che ti aiuteranno a comprendere e trattare al meglio la stitichezza del tuo bambino, e molti altri te ne ho indicati nel mio eBook “SOS Cacca” interamente dedicato a questo argomento… buona lettura per una cacca felice!
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